Prova di maturità per il movimento 5 stelle

Il PD non imparerà mai.
MAI.
Siamo al secondo giorno di votazioni per i presidenti di Camera e Senato e dopo aver saltellato dietro Grillo per settimane offrendogli qualche strapuntino (cosa che il m5s non vuole accettare, peraltro) e aver ignobilmente votato scheda bianca per 5 volte ieri, adesso il PD tenta il colpo di mano proponendo Grasso al Senato e Boldrini alla Camera. Ancora una volta vogliono prendere tutto.
E perderanno tutto, come nel 2006.

La linea del PdL, unico partito che al momento sembra fare il suo mestiere in modo onesto, è chiara: non ci interessano Camera e Senato, purchè alla presidenza della Repubblica vada finalmente un personaggio terzo e condiviso da destra e sinistra. Non capisco perchè votare scheda bianca per Camera e Senato sinceramente, avrei preferito che comunque il PdL facesse due nomi presentabili appartenenti al propio schieramento piuttosto che dare l’idea di non rispettare quelle due cariche tanto da non voler nemmeno dargli un volto. In più, si sarebbero dovuti discostare dal PD in modo netto e non far vedere che alla fine dei conti, gli unici che hanno fatto quello che si doveva fare – dare un nome – sono stati quelli del m5s. Ancora una volta i partiti hanno scavato un ulteriore solco tra loro e il m5s, dando ancora più forza all’idea del movimento anticasta che si contrappone a tutti i vecchi stupidi partiti.

Non si doveva fare. E’ un errore. E ogni errore in queste fasi si paga caro.

falling_manIl m5s va fermato con ogni mezzo, va smascherato, va finalmente preso e portato a doversi impegnare, a prendersi le proprie responsabilità come deve essere per una formazione che ha preso oltre il 25% dei voti. I grillini vanno stanati dal web, la patria delle opinioni, degli insulti urlati in modo feroce senza dover rendere conto della propria identità e responsabilità. Ora sono lì, in Parlamento, una faccia ce l’hanno e va presa a schiaffi se necessario. Come tutti gli altri “cittadini parlamentari” eletti.

Ed è proprio questo lo snodo cruciale: tirare giù dal piedistallo di carta velina il m5s. Ormai fanno parte dei giochi, va fatto capire loro (e ovviamente al Paese intero e ai loro elettori soprattutto) che è facilissimo – e anche certamente opportuno sotto certi aspetti – criticare, inveire e anche insultare, ma tutto ciò rimane un esercizio populista se poi non si accettano le proprie responsabilità e non si dimostra di saper fare quel che si è (ahimè) promesso ai propri elettori.

Quindi ecco ciò che PD e PdL dovrebbero fare per disinnescare SUBITO il movimento fanculesco.
In modo rapido e senza isterismi PD e PdL, in ambiente riservato, dovrebbero spartirsi Camera e Senato, Camera al PD, Senato al PdL, così possono dire al m5s “tieniti il Governo”. Pare equo no? Il partito più votato prende il Governo, la coalizione più votata la prima Camera e la seconda coalizione il Senato.
Mi direte: “Sei, pazzo? Il governo al m5s!?!??!”
Sì. Siamo in una Repubblica PARLAMENTARE. Quindi, tecnicamente, il paese potrebbe anche funzionare senza Governo, ma non senza un Parlamento!
Ed è proprio qui che PD e PdL dovrebbero creare il nuovo consenso verso i partiti a scapito del m5s. Ve l’immaginate quell’armata Brancaleone ad organizzarsi per un Governo? Innanzitutto dovrebbero trovare un presidente del Consiglio, o ne faranno uno a tempo? A rotazione? Così è più democratico? Come fanno per i capigruppo… Oppure gettare ogni ritegno e visto che il Presidente del Consiglio può essere anche un non eletto, chiamare Grillo in persona? Il condannato che non può essere eletto ma che detta la linea del partito e fa da Presidente? Oppure Casaleggio? Il guru che da dietro le quinte spunta e prende il seggiolino quando viene il momento giusto?
Sarebbe proprio divertente stare a vedere questa banda che prova a fare il Governo.

Ma mentre si assiste con popcorn e coca-cola allo spettacolo di un Governo di imbecilli, in Parlamento PD e PdL (e gli altri) dovrebbero, con estrema maturità e responsabilità, convergere su pochi temi e attuarli, senza l’input del Governo farsa, a cui darebbero la fiducia senza problemi. Tanto tutto ciò che fa il Governo deve passare per il Parlamento, ed ogni cosa che implica responsabilità di Governo verrà giudicata direttamente dal popolo. Vi immaginate un ministro grillino all’ecofin? O al G8? O a dipanare la matassa dei marò in India? Che si scontri con le cose REALI, questa gente che sa solo discettare di complotti, acqua dalle fontanelle, biowashball, riciclo al 100% e altre emerite STRONZATE che non stanno nè in cielo nè in terra!

In Parlamento, nel frattempo, i partiti “vecchi”, dovrebbero avere l’umiltà e serietà di votare 5 cosette: la riduzione dell’IMU (rimodulandola quantomeno per evitare di affamare chi non si può più permettere di pagarla), lo sblocco del patto distabilità interno che a quanto pare può liberare 9 miliardi di contratti per lavori pubblici, le riforme costituzionali per far lavorare megli Camera e Senato, con meno eletti, meno spese e una nuova legge elettorale (sentivo che alla fine un doppio turno simile al metodo usato nei comuni sta bene sia a destra che a sinistra… si faccia!). Poi non sarebbe male iniziare a sbloccare un po’ di beni di stato che potrebbero essere privatizzati, ma qui si entra in un ginepraio che il PD certo non vuole toccare e anche nel PdL ci sono grandi resistenze ad avvicinarcisi. Quindi chiederei ai due principali partiti un atto di serietà e responsabilità che disinnescherebbe il m5s alla nascita. Le eventuali proposte del Governo grilloide passerebbero dal Parlamento, ma verrebbero discusse e stravolte per non far danno al Paese. Vorrei poi vedere il m5s chiedere il voto di fiducia su un provvedimento: dopo aver voluto il Governo del Paese perchè schifati dalla vecchia politica, dovrebbero aver la faccia di chiedere la fiducia, blindando i provvedimenti anzichè discuterli civilmente al Parlamento. Dopo aver insultato per anni questo modo di procedere di PD e PdL dovrebbero usare la stessa “arma”.
Avrebbero solo da perdere faccia, consensi e credibilità.

Ovviamento ciò che scrivo durerebbe fino a riforme fondamentali compiute, poi di nuovo al voto. Entro l’inverno. Così poi vedremo anche se il vincolo dei due mandati che si sono imposti i grillini vale anche per legislature di pochi mesi… sì sì, ci sarebbe da divertirsi.

PS: e già c’è la prima deputata grillina che si dimette per “motivi personali”. Che in realtà mascherano una cacciata in piena regola. Mi sa che ci saranno parecchie dimissioni, nel tempo, per “motivi personali”. Ma questa è solo una “supposta”. Sì, supposta. E non di glicerina, per Grillo.

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